Colazione da Tiffany

All’asta il dattiloscritto originale di

Colazione da Tiffany


Chi non ricorda Colazione da Tiffany, la commedia romantica del 1961 diretta da Blake Edwards, che consacrò Audrey Hepburn come attrice di grande talento e icona di stile?

Ambientato a New York è la storia di una ragazza che ama sognare davanti alle vetrine di Tiffany e che per vivere fa l’accompagnatrice, è in cerca di un uomo che le possa garantire una vita agiata, ma incontra il vero amore.

Una delle frasi simbolo che recita il personaggio interpretato da Audrey “L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai” è attualissima.

I famosi tubini neri indossati nel film, vennero disegnati dallo stilista Givenchy e accompagnati dagli altrettanto indimenticabili accessori, come i grandi occhiali da sole, la sigaretta col bocchino, la collana di perle e il cappello a larghe tese.

E ancora oggi, dopo 60 anni, Audrey è un punto di riferimento per stile ed eleganza.



Il romanzo a cui il film si ispirò


Il film trae ispirazione dal breve romanzo omonimo dello scrittore statunitense Truman Capote, che nel 1958 scrisse per Harper's Bazaar, ma la rivista non lo pubblicò poiché il contenuto era troppo problematico.

Capote, molto determinato e scrupoloso, apportò numerose variazioni al fine di migliorarlo, come infatti testimonia il dattiloscritto, colmo di correzioni fatte a mano e all’ultimo cambiò anche il nome della protagonista.

Nello stesso anno “Colazione da Tiffany" venne pubblicato sulla rivista "Esquire" e subito dopo divenne un volume rilegato.


All’asta da Sotheby’s il dattilo – mano scritto


La vendita dell’ultimo rifacimento della novella, composta da 93 pagine dattiloscritte, con numerosi appunti e correzioni fatte a mano dal grande romanziere americano, risale a poche settimane fa ed è stato battuto all’asta per 378.000 sterline, pari a circa 420.000 € offerte da un anonimo collezionista.


 

Curiosità


Per il film Truman Capote avrebbe voluto come protagonista Marylin Monroe, ma il regista scelse la Hepburn e si prese altre libertà rispetto allo scritto originale, soprattutto nel finale.

Il film ricevette 5 nomination agli Oscar, tra cui la nomination come miglior attrice per la Hepburn, ma l’Oscar fu vinto dalla Loren con La Ciociara.

Venne comunque insignito di due Premi Oscar: per la miglior colonna sonora composta da Henry Mancini e la miglior canzone (Moon River)


I retroscena

 

Capote ebbe un’infanzia molto dura, venne abbandonato dal padre. La madre, dopo averlo trattato come un fardello, lo lasciò in affido ad alcuni parenti.

Quando si risposò, il figlio prese il cognome del patrigno.

La Hepburn, di nobili origini, a causa della guerra soffrì la fame e la malnutrizione e iniziò la sua carriera come ballerina, indossatrice e modella.


Stella Piazza


Le foto In sequenza:

- Audrey Hepburn indossa i famosi occhiali neri enormi e il  cappello a tesa larga

- I tubini di Givenchy

- Il dattiloscritto originale con le correzioni fatte a mano di Truman Capote

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